PROGRAMMA
DI TOSCANA
POPOLO SOVRANO
PER LE ELEZIONI DEL 26
MAGGIO 2002
PRINCIPI
FONDAMENTALI
Toscana
Popolo Sovrano è un movimento politico culturale per
l'Autogoverno e la Democrazia diretta. E' nostra ferma convinzione
che su di un territorio nessun potere debba essere più grande
di quello del popolo che ci vive.
La
sua sovranità è sacra e non può essere limitata
o disattesa.
Queste
le fondamenta su cui costruire la casa comune, altra strada durevole
non c'è.
Gli
esempi che ci stanno davanti sono la Svizzera, il Canada, gli Stati
Uniti, la Nuova Zelanda.
La
nostra parola d'ordine è ognuno padrone a casa sua.
RIFORME
STATUTARIE
Ogni
Toscano deve iniziare dal proprio comune modificando radicalmente lo
statuto comunale.
Quello
del nostro comune rappresenta il peggio che possa esistere.
La
parola democrazia è vuota e non ha niente a che vedere
con la democrazia classica dell'antica Grecia e dei nostri liberi
comuni dal XII al XVI secolo.
Si
potè allora raggiungere una mirabile sintesi tra libertà,
ricchezza, cultura ed arte.
Nel
mondo occidentale non si è più visto niente di simile;
pertanto va subito introdotto nel nostro statuto il Referendum
deliberativo ( il popolo sovrano fa le leggi ) e il Referendum di
revisione ( il popolo sovrano cancella quello che un sindaco
avventuriero ha deliberato insieme ai sui fidi consiglieri e clienti
).
Insomma
la maggioranza vera dei cittadini delibera secondo i propri veri
bisogni, riappropriandosi così della propria sovranità.
In
una parola il popolo decide, il sindaco obbedisce o si dimette.
Non
è una meravigliosa utopia, gli Svizzeri fanno così da
secoli.
Dobbiamo
prendere atto che la Svizzera è il paese più ricco del
mondo perchè è il più libero.
Non
esistono infatti paesi ricchi o paesi poveri, ma soltanto paesi dove
c'è la libertà e paesi dove regna la tirannia.
Nel
nostro Paese infatti accade tutto il contrario di ciò che
dovrebbe accadere in un paese veramente democratico e libero, per
questo motivo l'Italia sta andando incontro ad una lenta e
inesorabile decadenza.
Di
più, si sta apparecchiando a Roma, in questi mesi, un
ulteriore e colossale imbroglio con l'accordo di tutti i gruppi
politici : si tratta di consentire il terzo mandato ai sindaci che a
quel punto potranno diventare dei dittatori a vita.
CONCLUSIONI
FINALI
Al
fine di spezzare il sistema clientelare e partitocratrico che regna
nel nostro Paese
(
compreso il nostro Comune ) in cui la cosa pubblica, la “res
publica” d’antica memoria, è al servizio di pochi
privati cittadini ( politici e non, sempre i soliti o i loro amici…
o i loro parenti ) e lontana dal cuore, dagli ideali e anche dai
bisogni del Popolo Sovrano che chiede la più ampia libertà,
PROPONIAMO :
Dimezzamento
dei burocrati del Comune e spostamento successivo a lavori veri.
Il Comune deve essere al servizio dei
cittadini e non i cittadini al servizio del Comune. E' ormai
assodato che la burocrazia inquina grandemente la vita politica.
Mandato
del Sindaco per soli 4 anni e non ripetibile. Stipendio
riconducibile alla media di tutti i dipendenti Comunali. Rimborso
delle spese sostenute per ragioni d’ufficio.
Elezione
popolare di ogni carica dirigenziale pubblica o di origine pubblica
( Azienda Sanitaria Locale, Servizi Pubblici - acqua,
gas, rifiuti, Copit - etc ), con gratuità di tali incarichi
in quanto equiparabili al volontariato e con divieto di
rieleggibilità allo stesso incarico.
Largo
uso del Referendum per le questioni di straordinaria amministrazione
( esempio: inceneritore, discariche, piano regolatore
generale, eventuale nuovo ospedale, ponte Calatrava, prelazione da
parte del Comune dell'area Pallavicini, abbattimento delle torri
delle Fornaci e migliore collocazione per i residenti, realizzazione
di grandi parcheggi sotterranei - per esempio in piazza del Carmine
e in piazza Garibaldi -, etc )
VADEMECUM
L'Autogoverno
e la democrazia diretta costituiscono una sfida grande per oggi e per
le generazioni future.
Come
vademecum proponiamo il motto che si legge in un antico statuto di un
libero comune della Toscana :
"Neuna
cosa, quanto sia minima, può aver cominciamento o
fine
senza
queste tre cose et senza potere et senza sapere et senza
con amore volere"
Pistoia, 25 Aprile 2002
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