L'esercito
di mestiere: un salto nel buio
L'abolizione della leva obbligatoria, ossia dell'esercito
di popolo, e l'istituzione di un esercito professionale, ossia mercenario, sono
state accolte in Parlamento con l'applauso di tutti, esclusa Rc, contraria, e i
Verdi, astenuti.
E' la prima volta che una violazione della Costituzione (art. 52: La difesa
della Patria è sacro dovere del cittadino. Il servizio militare è obbligatorio
ecc.), viene accolta con tanto unanime entusiasmo e ciò, di per sé, è un
segnale grave, gravissimo.
Ma ancora più grave è che nessuno abbia osservato come:
1) il mercenarismo sia la parte più esecrata della storia militare della
società umana
2) l'esercito mercenario alla fine sarà costituito solo di stranieri e
immigrati (il ministro Martino ha già dovuto ammettere che si dovrà da subito
ricorrervi, mentre il contingente USA in Irak vi è già ricorso per il 48% dei
suoi effettivi)
3) il passaggio dall'esercito di popolo a quello mercenario segna sempre
l'inizio della decadenza delle società evolute.
L'impero romano ebbe nell'esercito mercenario, composto ormai esclusivamente da
barbari, e nell'ormai plurisecolare disabitudine dei cittadini all'uso delle
armi, la causa principale e più immediata della sua ingloriosa fine.
Come avrebbero potuto altrimenti le tribù barbare, nomadi o seminomadi e quindi
composte di pochissime migliaia di individui, donne, vecchi e bambini compresi,
mettere in ginocchio in così breve tempo un gigante politico che contava una
cinquantina di milioni di abitanti? I Visigoti di Alarico nel 410 d.c.
espugnarono Roma e trucidarono e saccheggiarono per tre giorni: poche migliaia
di sbandati ebbero facilmente ragione di una città difesa dalla più imponente
cinta muraria dell'Impero e che contava un milione di abitanti e quindi almeno
trecentomila adulti in grado di portare le armi.
E se non ci facciamo ammaestrare dalla storia, almeno facciamoci ammaestrare
dall'attualità. Né Napoleone né Hitler né alcun altro grande macellaio della
storia è penetrato in Svizzera da quando, nel 1200, gli Elvetici decisero che
tutti gli uomini dai 18 ai 60 anni avrebbero dovuto essere, come ancora oggi,
soldati in servizio permanente effettivo: un unico grande esercito partigiano di
forse tre milioni di effettivi, armato fino ai denti, è cosa che nessun
esercito odierno può permettersi di affrontare. E' questo che consente a quel
paese di montagna, il più povero di risorse dell'intera Europa, di ospitare
oggi il popolo più civile, ricco e pacifico del mondo.
Mauro Aurigi
Siena, 1 Agosto 2OO4
P.S. Vorrei aggiungere anche "il più
libero" che di certo è rimasto nella penna dell'amico Mauro.
L'esercito mercenario poi si presta meglio ( altro grosso neo), ai reggitori pro
tempore, per avventure all'estero di ogni risma.
I morti di popolo fanno molto rumore, i governi possono
cadere o perdere elezioni, con grande effetto sulla politica interna.
I mercenari gridano sotto voce.
Ma non è dato sapere fino a quando. Qui sta il "busillis"!!
Vezio Gai
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