Ma chi prende la Grecia classica a modello per l'oggi? La
Grecia, terra poverissima ma abitata da uomini liberi e ricchi, la prendo ad
esempio per confrontarla col mondo a lei contemporaneo e solo per dimostrare che
allora come oggi la libertà (dall'oppressione di partiti e politici)
pagava. I Greci, proprio perché popolo libero senza capi (ne andavano
fierissimi) dal niente crearono quella che, insieme all'Umanesimo espressione
della libera Italia comunale, è il momento più alto, vertiginosamente più
alto, del pensiero, della cultura e dell'arte dell'uomo. A parte Firenze e il
Rinascimento e Siena e Lucca e Pisa e Pistoia e tutti gli altri
liberi comuni e le repubbliche di Venezia e Genova, niente c'è stato al
mondo come Atene e la Grecia classica! Notizie scarse e frammentarie sulla
civiltà greca? Ma se è ancora il periodo storico più studiato in tutti paesi
occidentali!
Ma che fai? Decontestualizzi la situazione? Mi paragoni la Grecia all'oggi, 2500
anni dopo? Lo sai che differenza c'è tra la Grecia allora e noi oggi?
Che noi abbiamo alle spalle, ossia nel nostro bagaglio culturale, la Grecia (ma
anche Roma, il Cristianesimo, l'Umanesimo, l'Illuminismo , il liberalismo, il
marxismo), loro no. Ma hai idea di cosa ci fosse fuori (e prima) della Grecia
allora? Di quale abisso culturale dividesse i Greci dagli altri? Vuoi sminuire,
minimizzare o addirittura negare l'importanza
del pensiero greco allora? Un pensiero che ancora oggi ha valore e che
comunque è tanta parte del pensiero politico occidentale? E cosa c'entra il
pensiero greco con la "debolezza" della Grecia? Anche se fosse durata
100 anni (ma non fu così, ne durò 500) cosa c'entra? Cedettero ai Romani, mica
ai mille di Garibaldi. E poi l'impero romano fece una fine assai più ingloriosa
della Grecia: Vandali, Goti, Visigoti erano tribù composte al massimo da 10.000
individui, donne, vecchi e bambini compresi, mentre Roma da sola contava più di
un milione di abitanti! Vuoi per questo sminuire l'importanza (che io tra
l'altro stimo nefasta) di Roma?
La schiavitù nella Grecia classica? Ma allora perché non mi ci metti anche
l'assistenza sanitaria e il sistema pensionistico? La schiavitù era normale a
tutte le società. I Romani ancora 500 anni dopo erano schiavisti, ma nessuno si
sogna di sminuirne il ruolo solo sulla base di questa valutazione (ma con i
Greci tu lo fai). Per più di mille anni ancora perfino i Cristiani lo furono!
Spetta ai liberi Comuni il merito (più di mille anni dopo Cristo!) di avere
eliminato la schiavitù (almeno nei confronti dei cristiani), la prima volta in
assoluto nella storia dell¹uomo. Ma la società fuori dei Comuni, ancorché
cristiana, rimase tutta schiavista. E tu ti preoccupi dello schiavismo greco!
Ancora nel 1861 la democrazia americana era schiavista non meno dell'Impero
russo, e tu ti preoccupi dello schiavismo greco! Ancora oggi la stragrande
maggioranza dei contadini del Centro e Sud America, della Cina, dell'India,
vivono in un regime di schiavitù. E tu ti preoccupi dello schiavismo greco di
2500 anni fa! Ancora negli anni '70 del secolo scorso (mica 2500 anni fa!) in
Italia (mica nel Sudan), in Puglia o in Calabria (non so più oggi) i bambini
venivano venduti all'età di 10 anni ed anche meno, dalle famiglie ai pastori
per badare alle pecore: erano schiavi! Ancora oggi in Italia si esercita la
schiavitù: le povere prostitute in mano alla criminalità. E tu fai il
moralista con ciò che avveniva in Grecia 2500 anni fa!
Anche i liberi comuni italiani durarono poco, più o meno quanto la civiltà
greca: in media 500 anni. Vuoi sminuire anche quella esperienza perché durò
poco? E che importa la breve durata (ma quante civiltà, a parte Venezia, in
occidente sono durate più di 500 anni?) se gli effetti furono tali da
segnare ancora oggi, 700 o 800 anni dopo, la differenze tra il nord e il
sud d'Italia? Anzi da quell'esperienza deriva praticamente la differenza tra il
nord e il sud del mondo (inutile che tu cerchi tra gli storici italiani; devi
andare a leggere Skinner di Cambridge e Putnam di Harvard).
Lo stesso giochino dialettico che hai fatto con la Grecia , lo fai con Venezia,
indifferente al fatto che fosse l'unica repubblica sopravvissuta in un mondo di
tirannie, imperi e teocrazie. Venezia oligarchica? E allora la Francia,
l'Inghilterra, la Russia, la Spagna, il Vaticano, le Due Sicilie, il Piemonte,
cos'erano? Per tacere della Cina dell¹India e dell'Africa. Come si fa a
decontestualizzare così? Eppoi ancora oggi, in occasione della dissoluzione
della Jugoslavia, abbiamo potuto constatare quanto diverse siano state le
situazioni dove aveva dominato Venezia e dove aveva dominato l'Austria (per non
parlare dove aveva dominato il Turco). Venezia oligarchica? Da 1000 a 2000
capifamiglia sedevano nel massimo consesso in rappresentanza di qualcosa come
20.000 o 40.000 cittadini su 100.000! Tu la chiami oligarchia? E come chiami
l'Italia di oggi (e di ieri) dove a comandare, tra maggioranza e opposizione e
logge varie sono una decina, forse 20, certamente meno di 100 individui su 60
milioni? Non sei tu che hai detto che il popolo nell'Italia di oggi non ha né
voce né potere? Ma davvero pensi che vi sia più democrazia oggi in Italia che
allora a Venezia? Nel 1400 il Commine, nobile e diplomatico francese, riferisce
scandalizzato che a Venezia l'offesa di un povero a un ricco era condannata alla
stessa stregua dell'offesa di un ricco a un povero. Oggi in Italia, di fatto,
non lo puoi più dire.
Venezia non aveva nobili, neanche uno e ne andava fiera (tutta la nobiltà
europea era di nomina barbarico-imperiale) perché si vantava di essere nata da
sola su un territorio mai sottomesso al sacro romano impero (era vero
considerato che fino all¹800 il territorio era sì in area Bizantina, ma vi
erano solo paludi e il primo villaggio di pescatori e piccoli trafficanti che vi
fu costruito fu subito libero). 2000 famiglie (la serrata del Gran Consiglio nel
1200: tra loro non tra nobili, come tu dici, veniva selezionato il Doge) si
erano arrogate il diritto di discendere dai cittadini originari (e probabilmente
avevano ragione con qualche tolleranza o eccesso) e quindi il diritto di
esprimere il governo, per cui si dichiararono semplicemente patrizie (furono i
Savoia a concedere loro i titoli nobiliari nel 1800).
Ma come fai a sminuire Venezia? Un pugno di mercanti-marinai su una laguna
melmosa hanno il merito di aver contrastato più di chiunque altro, più di ogni
regno o impero occidentale, l'avanzata dei Turchi (e anche quella dell¹impero
asburgico). Senza Venezia l'impero ottomano dal 1500 al 1800 sarebbe dilagato
oltre la Jugoslavia fino alla Mittle Europa ed oggi quelli che si vantano di
rappresentare il meglio del vecchio continente (anche noi siamo
"entrati" nella "loro" Europa, che evidentemente
consideriamo migliore e superiore alla "nostra") sarebbero nelle
condizioni di arretratezza di Bosniaci e Albanesi. Questo poterono fare i
100.000 Veneziani da soli per il semplice
fatto di essere liberi. Quante comunità esistevano nel mediterraneo e in Europa
di pari entità numerica e di entità immensamente più rilevante?
Quante riuscirono a fare altrettanto? Nessuna, perchè nessuna era altrettanto
libera.
Una comunità che nel corso di quasi mille anni conserva senza modifiche
essenziali la stessa costituzione e la stessa forma di governo (quale altra può
vantare altrettanto?), unica città al mondo costruita senza mura, unica città
al mondo dove né gli edifici pubblici (il Palazzo Ducale) né i palazzi
signorili hanno l'aspetto di fortezze (anzi). Pensa a quelli di Firenze e di
ogni altra città europea: ancora nel 1800 venivano costruiti come piccole
fortezze. Venezia durò quasi 1000 anni (più di Roma!) e durante quel periodo
non conobbe una sola rivolta popolare né un solo tentativo, non dico di colpo
di stato, ma di cambiamento del sistema di governo. Qualcuno ha detto, anche se
non ho prove che abbia detto il vero, che la stessa democrazia inglese ai suoi
albori (1200-1300) la più antica del mondo (?), si modellò su quella
veneziana, gli stessi Stati Uniti alla fine del O700, non avendo alcun'altra
repubblica a cui riferirsi, presero a parametro Venezia (e anche Atene) e
pensarono a lungo se era opportuno eleggere un re (come a Venezia) e riservare
il diritto di voto alle classi superiori, come a Venezia (poi optarono per un
presidente e per il diritto di voto riservato a chi pagava una tassa speciale:
oggi votano solo quelli che si sono registrati). No, caro amico: senza contare
che i Veneziani costruirono la più bella città del mondo, niente nella storia
dell'uomo è come Venezia (e credo che i suoi detrattori si trovino solo in
paesi fascisti come il nostro).
E poi come fai a mettere sullo stesso piano
l'organizzazione necessariamente totalitaria di un'azienda privata e quella di
un organismo, come la comunità, la società, che invece appartiene a tutti? E
come fai da europeo, ossia da abitante di un continente dove tutti i paesi hanno
fatto guerre d'ogni tipo, tutti tranne uno, la Svizzera, un continente dove
tutti i paesi hanno praticato il colonialismo più sanguinario, tutti tranne
uno, la Svizzera, come fai a dire che proprio "gli Svizzeri fanno i
loro interessi, anche danneggiando altri"? Come fai a dire che gli Svizzeri
trafficano in denaro sporco insinuando così che loro è la responsabilità del
potere mafioso, non nostra che quel potere produciamo? Rimproveri ai banchieri
svizzeri di non fare quello che non fanno i poliziotti e i magistrati italiani,
ossia arrestare i mafiosi italiani? E sulla scorta di quali capi d'accusa? Tu
sapresti riconoscere un mafioso dai soldi che ti porta? La ricchezza della
Svizzera "non è certo legata alla libertà e alla cultura" di quel
paese? A cosa è legata, allora? alla facilità dei traffici terrestri,
ai porti marittimi e fluviali, alla ricchezza del suolo, o del sottosuolo, alla
potenza militare? Ma cosa stai cianciando? E come fai a fare quella ridicola
lezioncina sui medici in America (gli Italiani in America non possono fare i
primari? e gli Americani in Italia invece?) ignorando che su 9 scienziati
italiani premiati col Nobel nessuno l'ha preso in Italia (scacciati dalle
gerarchie universitarie italiane perché troppo bravi), ma tutti in America
tranne uno, Rubbia, che l'ha preso in Svizzera? Ma come si fa a discutere
con uno che per sostenere le proprie tesi accusa gli Svizzeri e gli Americani di
affidare i posti di responsabilità solo agli Svizzeri e agli Americani? Ma a
chi volevi che li affidassero, agli Albanesi?).
Per inciso: a Siena dal 1200 e fino alla caduta del libero comune sotto il
maglio di Carlo V nel 1555, ai nobili, che poi erano i mercanti-banchieri più
ricchi (e non solo di Siena), fu proibito per legge qualsiasi diritto politico
attivo e passivo (non potevano eleggere nè essere eletti): allora né gli
Agnelli, né Berlusconi avrebbero potuto avere alcun potere politico.
Caro amico, nulla di quanto hai replicato a sostegno della tua tesi
sta in piedi. Quindi, anche se è vero che il partito è ineliminabile dalla
società (fino a quando ci saranno le opinioni ci saranno i partiti), rimane
vero che esso non può rappresentare la soluzione di alcun problema nel senso da
noi voluto, anzi esso è il problema in quanto il suo dominio è in antitesi col
potere popolare, con la libertà repubblicana, con la democrazia.
Mauro
P.S. Chi ha detto che i politici svizzeri sono "buoni"? Sono
"cattivi" come tutti i politici del mondo (cinici, sfrenatamente
ambiziosi, ipocriti, opportunisti, egoisti), ma in Svizzera sono meri esecutori
di ordini che salgono dal basso, e se li eseguono male vengono licenziati.
P.S.del P.S. Caro Mauro ,quanto scrivi è musica per le
nostre orecchie.
Questa é la Democrazia diretta e l'Autogoverno . Il resto, tutto il resto è
una truffa colossale.
La redazione TPS |